PERTILE OTTAVO MONDIALE

Grande rimonta del campione di Assindustria che a Daegu è il primo atleta europeo al traguardo della maratona. Ruggero: «Ho corso con la testa. Questo risultato è il mio regalo a mia figlia Alice»

Che rimonta. Ruggero Pertile ha optato per una condotta di gara accorta e alla fine la sua scelta è stata premiata. Nell’ultimo giorno dei campionati del mondo di atletica leggera coreani, a Daegu, il campione di Assindustria Sport Padova chiude la maratona maschile con un ottimo ottavo posto, frutto di una gara in progressione, che l’ha portato a rimontare 19 posizioni nella seconda metà della prova. Alla fine il cronometro per «Rero» dice 2 ore 11’57”, con il successo che va al keniano Abel Kirui, che si conferma sul trono iridato davanti al connazionale Kipruto e all’etiope Lilesa. Per Pertile la soddisfazione di essere il primo europeo al traguardo (a soli 7” dal sesto posto) e per giunta in modo abbastanza netto, se si considera che il secondo di questa particolare classifica è il rumeno Ionescu, tredicesimo in 2 ore 15’32”.

«Ho gareggiato usando la testa – racconta l’atleta di Villanova di Camposampiero seguito dal tecnico Massimo Magnani – perché al primo giro mi sono reso conto che i ritmi imposti erano troppo alti e che in tanti non avrebbero retto sino alla fine. Nei primi 10 chilometri ho sudato tanto, poi per fortuna ho trovato il mio passo e ho potuto chiudere forte in progressione, come volevo. Essere finalista a un Mondiale di fronte a questi campioni mi rende felice: ce l’ho messa tutta, volevo fare un bel regalo di compleanno a mia figlia Alice, che è a casa, e spero di esserci riuscito. E’ vero, forse mi è mancata un po’ di fortuna in questi anni, ma alle mie spalle ho sempre avuto la mia famiglia, la mia squadra e tanti amici che non hanno mai smesso di sostenermi. Dico grazie anche a loro per questo risultato e ringrazio Alì, la catena di supermercati che da sempre mi è vicina. Adesso è importante guardare avanti: sono fiducioso per Londra. All’Olimpiade sarà un’altra gara ed è lì che mi piacerebbe realizzare il mio primato, un tempo in torno alle 2 ore e 8 minuti sarebbe un sogno, il tassello che ancora mi manca per coronare tanti anni di carriera».

Con una temperatura alta ma meno del previsto (24° e il 65% di umidità) Pertile è passato al giro di boa in un’ora 05’29” (ventisettesimo) iniziando la sua risalita nei successivi 5 chilometri: al venticinquesimo chilometro (passaggio in un’ora 17’20”) era già sedicesimo, al trentesimo era undicesimo in classifica (un’ora 32’57”), piazzamento tenuto anche al trentacinquesimo chilometro (un’ora 49’06”). Nell’ultimo tratto di gara, la rimonta del campione gialloblù si completa recuperando altre tre posizioni, sino allo splendido ottavo posto finale. E assieme a lui gioisce anche Assindustria Sport, unica società non militare che ai Mondiali ha prestato due atleti alla nazionale azzurra (Pertile e la primatista italiana del salto con l'asta Anna Giordano Bruno).

Nella foto (di Giancarlo Colombo/Fidal) Ruggero Pertile a Daegu